Martedì 10 ottobre 2023

Come individuale il titolare effettivo? Esempi pratici e schede sintetica vi supportano nell'individuazione

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Con il decreto del 29 settembre 2023 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 2023, n. 236)  il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha dato il via libera all’operativa del sistema di comunicazione del titolare effettivo.  Ciò significa che, presumibilmente entro  l’11 dicembre dicembre 2023, le società di capitali in primis ma anche enti personificati e trust dovranno comunicare per via telematica il (o i) loro titolari effettivi al competente registro delle imprese.

Dal 10 ottobre 2023  le imprese - persone giuridiche, le persone giuridiche private, i trust e gli istituti giuridici affini ai trust devono comunicare i loro “titolari effettivi” agli uffici del registro delle imprese.

In questa check list che abbiamo predisposto, illustriamo  i criteri da utilizzare per individuare il titolare effettivo:

  • NELLE IMPRESE DOTATE DI PERSONALITÀ GIURIDICA.
  • NELLE PERSONE GIURIDICHE PRIVATE.
  • PER I TRUST E GLI ISTITUTI GIURIDICI AFFINI AI TRUST.

L’obbligo di comunicare la titolarità effettiva non riguarda le società di persone,  le imprese individuali e le associazioni non riconosciute.

A supporto degli operatori del settore, abbiamo anche riportato degli esempi pratici per l’individuazione del titolare effettivo.
CLICCA QUI per accedere alla scheda del prodotto.

La check list appartiene anche al pacchetto "Antiriciclaggio: come comunicare alla CCIAA il Titolare Effettivo".
CLICCA QUI.


DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Contratto di cessione dei diritti al brevetto

    Con il "contratto di cessione" il titolare trasferisce a titolo definitivo il proprio diritto, perdendone la proprietà a favore del cessionario, di regola dietro pagamento di un prezzo. 
    Generalmente si ricorre alla stipulazione di contratti di cessione di tecnologie quando non si ha interesse ad essere presenti nello specifico mercato al quale si riferisce il prodotto o procedimento inventato; mentre si ricorre alla cessione di un segno distintivo quando non si intende più utilizzarlo, solitamente a seguito dell'alienazione dell'azienda alla quale il segno si riferiva.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Procuratore generale dell’impresa

    A differenza dell’institore, i semplici procuratori hanno il potere di compiere gli atti pertinenti all’esercizio dell’impresa, ma non sono preposti ad essa. Quindi non hanno autonomia né potere direttivo, ma mansioni esclusivamente esecutive. La gestione dell’impresa è tenuta dal titolare stesso o dall’institore, i quali si servono per porre in essere gli atti già da loro deliberati dell’opera dei procuratori, sia nell’ambito dell’intera impresa, sia in un ambito circoscritto (settore di affari). 
    La legge estende ai procuratori unicamente le norme già esaminate sulla pubblicità della procura, delle sue limitazioni e della revoca (art. 2209 c.c.).

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Costituzione fondo patrimoniale da parte dei coniugi

    Il fondo patrimoniale è disciplinato dagli artt. 167-171 del codice civile, che lo definisce come un complesso di beni determinati che realizzano un patrimonio di destinazione.

    Questo istituto è stato introdotto nell’ordinamento nazionale con la riforma del diritto di famiglia del 1975, L. 151, andando a sostituire il “patrimonio familiare”, che era disciplinato dall’art. 177 del codice civile.
    Esso può essere costituito da uno o da entrambe i coniugi, o da un terzo ed è destinato dal titolare a garantire e soddisfare i bisogni della famiglia.
    La soddisfazione di tali bisogni avviene attraverso i frutti, che derivano dall’impiego dei beni costituiti in fondo patrimoniale.
    Attraverso questo strumento giuridico i coniugi, quindi, danno vita ad un patrimonio autonomo e separato, costituito per garantire la stabilità economica della famiglia.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis

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