Parlare oggi di "organizzazione degli Studi professionali" piuttosto che semplicemente di "organizzazione", o ancor meglio di "governance", ci sembra una forma garbata per indicare in modo distintivo il modello organizzativo dello studio professionale, in effetti per niente diverso da quello dell’azienda. Alla base di un modello organizzativo sostenibile deve esserci una visione condivisa che alimenti strategie compatibili, quindi declinate in obiettivi coerenti. A base delle strategie deve esserci consapevolezza chiara dei propri punti di forza e delle proprie debolezze, dei rischi (anche in ottica Covid-19) che caratterizzeranno le scelte strategiche e operative e delle opportunità che potranno essere colte.
Nel corso online organizzato da ACEF Organizzare e gestire lo studio professionale, che si terrà nei giorni 9 e 16 novembre 2021, dalle ore 14:30 alle ore 18:30, imparerete come predisporre un piano strategico – operativo, come introdurre nella realtà dello Studio il concetto di adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili e le prassi tipiche del controllo di gestione per passare da una gestione intuitiva delle attività a un governo consapevole del proprio business. Verrà spiegato anche come controllare l’operatività quotidiana in ottica aziendale e come progettare nuovi servizi, o gestire sistematicamente attività consulenziali a valore aggiunto, quali attività caratteristiche della nuova prospettiva professionale.
QUI maggiori informazioni e il programma del corso.
Contratto di joint venture tra studi professionali
Il contratto di joint venture si può definire nel nostro caso come un accordo in forza del quale due o più studi (o imprenditori) mettono in comune dei mezzi per collaborare e cooperare al fine di fornire una maggiore specializzazione e quindi un'assistenza al cliente più completa sotto vari aspetti (giuridico, di diritto internazionale, fiscale).
Nell'esecuzione della propria prestazione professionale, ciascuno studio conserva autonomia e individualità, così che siamo di fronte ad un contratto associativo atipico, distinto anche dal contratto di società.
La cessione di credito è un contratto in base al quale un soggetto (cedente) trasferisce ad un altro soggetto (cessionario o factor) tutti o parte dei crediti presenti e/o futuri, derivanti dalla propria attività imprenditoriale e vantati nei confronti di terzi.
Il contratto richiede la consegna dei documenti da cui risulta il credito stesso, con l’ovvia conseguenza del passaggio al cessionario di tutti i diritti, compresi anche i privilegi, che accedono al credito stesso.
Affinchè la cessione esplichi la sua efficacia, deve essere notificata al debitore ceduto. In seguito alla notifica i terzi creditori del cedente non avranno più titolo a valersi su un credito non più nella sfera di disponibilità dello stesso cedente, essendone stata trasferita la titolarità in capo al cessionario.
La cessione di credito è anche conosciuta con il termine di derivazione inglese "Factoring" che non necessariamente che prevede la cessione del credito pura e semplice ma innanzi tutto la fornitura di una serie di servizi di gestione del credito da parte del factor (cessionario) tra cui: contabilizzazione, gestione e riscossione dei crediti. Insieme a questi servizi il contratto di factoring può contenere la garanzia dell'eventuale inadempimento dei debitori e la possibilità di finanziamenti al cedente sia attraverso la concessione di prestiti, sia attraverso il pagamento anticipato dei crediti ceduti. (Full Factoring).
Contratto di concessione di uso di palestra
La gestione della palestra è prioritariamente finalizzata allo svolgimento dell'attività sportiva; compatibilmente con tale utilizzo principale, il concessionario avrà facoltà di far utilizzare l'impianto per attività non sportive.
Sono ammesse, in linea generale, le seguenti attività non sportive: incontri, convegni, mostre, concerti, attività di danza, arti marziali, esibizioni musicali.
La programmazione dell'uso dell'impianto per altre attività non sportive verrà autorizzata, di volta in volta, se compatibile con le caratteristiche della struttura.
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