Lunedì 2 novembre 2020

Incompatibilità tra l'esercizio di attività di impresa e l'iscrizione nell'elenco difensori tributari: la risposta del MEF

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
PDF

Con la Risoluzione n. 7/DF del 22 ottobre 2020 il Ministero dell'Economia e delle Finanze risponde ad un quesito in tema di incompatibilità per l'iscrizione elenco difensori tributari ed esercizio attività d'impresa.

In particolare la Risoluzione risponde a un quesito volto a conoscere la sussistenza di una incompatibilità tra l'iscrizione nell'Elenco Unico Nazionale dei soggetti abilitati alla rappresentanza dei contribuenti innanzi alle CC.TT. e l'esercizio di attività d'impresa complementari ed accessorie all'attività di esperto tributarista, mediante società "di mezzi" o "di servizi", delle quali il soggetto iscritto sia socio.

Richiamando le disposizioni di cui alla legge 14 gennaio 2013, n. 4, che prevede che l'attività di tributarista possa essere svolta anche in forma societaria, il MEF chiarisce quanto segue:

  • qualora il soggetto abilitato alla difesa innanzi alle Commissioni tributarie risulti esercitare l'attività professionale in forma societaria in base alle disposizioni di cui sopra, che disciplinano la professione non organizzata in ordini e collegi, le condizioni preclusive previste dall'articolo 9, comma 2, del regolamento n. 106/2019, non risultano applicabili.
  • laddove, invece, l'esercizio dell'attività professionale in forma societaria non avvenga in base alle disposizioni contenute nella suddetta legge n. 4/2013, l'iscrizione negli elenchi di cui all'articolo 12 del D.Lgs. n. 546/92, può essere mantenuta a condizione che il professionista non rivesta nella società la qualifica di:
    • socio illimitatamente responsabile o amministratore di società di persone, aventi quale finalità l'esercizio di attività di impresa commerciale;
    • amministratore unico o consigliere delegato di società di capitali, anche in forma cooperativa;
    • presidente di consiglio di amministrazione con poteri individuali di gestione.

Fonte: https://www.finanze.gov.it
DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Costituzione associazione temporanea d’impresa

    L’associazione temporanea d’impresa si realizza attraverso un accordo di collaborazione tra due o più società per lo svolgimento congiunto di una determinata attività o di un affare complesso limitatamente al periodo necessario per il suo compimento.
    L’associazione temporanea d’impresa può essere inquadrata nella joint venture contrattuale.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Procuratore generale dell’impresa

    A differenza dell’institore, i semplici procuratori hanno il potere di compiere gli atti pertinenti all’esercizio dell’impresa, ma non sono preposti ad essa. Quindi non hanno autonomia né potere direttivo, ma mansioni esclusivamente esecutive. La gestione dell’impresa è tenuta dal titolare stesso o dall’institore, i quali si servono per porre in essere gli atti già da loro deliberati dell’opera dei procuratori, sia nell’ambito dell’intera impresa, sia in un ambito circoscritto (settore di affari). 
    La legge estende ai procuratori unicamente le norme già esaminate sulla pubblicità della procura, delle sue limitazioni e della revoca (art. 2209 c.c.).

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Atto dichiarativo di impresa familiare

    L'art. 230 bis del codice civile costituisce una norma di chiusura in quanto regola i rapporti che si vengono ad instaurare tra titolare dell'impresa e suoi collaboratori - parenti e affini - quando tra questi non sia stato configurato un diverso rapporto [quale prestazione di lavoro subordinato (art. 2094 del codice civile), società (art. 2251 del codice civile), associazione in partecipazione (art. 2549 del codice civile), o comunione di azienda (art. 177 del codice civile)].
     Ad ogni modo, quando il rapporto tra familiari risulta inquadrabile nell'ambito dell'impresa familiare, la norma prevede che qualora i collaboratori prestino la loro attività di lavoro in modo continuativo nella famiglia o nell'impresa familiare, gli stessi hanno diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e, in proporzione alla quantità e qualità del lavoro prestato, a partecipare:

    • agli utili dell'impresa familiare;
    • ai beni acquistati con essa e agli incrementi dell'azienda, anche in ordine all'avviamento.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
Attenzione: la pubblicazione della notizia risale ad oltre 180 giorni fa, le informazioni e gli eventuali link contenuti potrebbero non essere aggiornati.

AteneoWeb s.r.l.

AteneoWeb.com - AteneoWeb.info

Via Nastrucci, 23 - 29122 Piacenza - Italy
staff@ateneoweb.com

C.f. e p.iva 01316560331
Iscritta al Registro Imprese di Piacenza al n. 01316560331
Capitale sociale 20.000,00 € i.v.
Periodico telematico Reg. Tribunale di Piacenza n. 587 del 20/02/2003
Direttore responsabile: Riccardo Albanesi

SEGUICI

Social network e Canali informativi

Canali RSS