Venerdì 15 settembre 2023

Prestazioni occasionali settore congressi, fiere, eventi, stabilimenti termali e parchi di divertimento: tutto quello che serve sapere, in breve

a cura di: Dott. Francesco Confalonieri
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Prestazioni occasionali settore congressi, fiere, eventi, stabilimenti termali e parchi di divertimento: tutto quello che serve sapere, in breve

Il contratto di prestazione occasionale è utilizzato per avvalersi di servizi lavorativi di natura saltuaria, la cui durata limitata non giustificherebbe l'impiego di un lavoratore con contratto a tempo indeterminato. Recentemente, la normativa in materia è stata aggiornata e pertanto procediamo con una sintesi delle caratteristiche di questa interessante forma contrattuale.

Lavoro Autonomo Occasionale vs Contratto di Prestazione Occasionale

La prestazione occasionale può essere autonoma o regolata tramite un contratto di prestazione occasionale. Nonostante le apparenti somiglianze, ci sono delle importanti distinzioni. Il lavoro autonomo occasionale ha un limite di compenso massimo di 5.000 euro, non ci sono restrizioni alla durata minima della prestazione, e il compenso è netto entro tali limiti. D'altro canto, il contratto di prestazione occasionale ha un tetto di compenso più elevato (fino a 15.000 euro), tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a pagare una quota di contributi sull'importo e la prestazione giornaliera deve avere una durata minima.

Nonostante la natura più flessibile di questi contratti, la legge regola rigorosamente la procedura di attivazione del contratto di prestazione occasionale. Il rispetto di tali regole è fondamentale per evitare pesanti sanzioni.

Tipologie di Contratto di Prestazione Occasionale

Esistono due tipi principali di contratto di prestazione occasionale, entrambi applicabili alla medesima prestazione:

Libretto di Famiglia (LF): utilizzabile da individui in qualità privata, non nell'esercizio di attività professionali o imprenditoriali, e da società sportive.

Contratto di Prestazione Occasionale (CPO): utilizzabile da imprenditori, professionisti, lavoratori autonomi, associazioni, fondazioni, e altri enti privati, oltre che dalle pubbliche amministrazioni, per rispondere a esigenze temporanee o eccezionali, rispettando i vincoli economici e di durata previsti dalla legge.

Ogni tipologia corrisponde a una diversa sezione INPS per il completamento degli adempimenti necessari.

Riferimenti per le Aziende

Le aziende che possono ricorrere alle prestazioni occasionali sono quelle che non hanno impiegato più di 10 lavoratori a tempo indeterminato nel semestre precedente. Questo limite è esteso a 25 per le aziende operative nei settori dei congressi, fiere, eventi, stabilimenti termali e parchi divertimento.

Inoltre, non possono ricorrere alle prestazioni occasionali le aziende dei settori agricolo, edile e affini, delle cave e miniere, quelle che eseguono lavori di escavazione o lavorazione materiale lapideo, e le imprese nel settore delle torbiere. Inoltre, sono escluse le aziende che lavorano nell'ambito di appalti di opere o servizi, e quelle che hanno più di 10 lavoratori a tempo indeterminato in forza.

Limiti Economici

I limiti economici per le prestazioni occasionali sono i seguenti (riferiti all'anno civile):

a) per ciascun lavoratore: massimo 5.000 euro netti, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, di cui massimo 2.500€ con un singolo utilizzatore e fino a massimo 280 ore annue; Solo gli Steward delle manifestazioni sportive possono percepire 5.000 euro da un singolo utilizzatore.

b) Per ogni datore di lavoro: massimo 10.000 euro netti, con riferimento alla totalità dei lavoratori (15.000 euro per gli utilizzatori che operano nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi di divertimento

Compenso

Il compenso è stabilito dalle parti, ma non può essere inferiore al minimo legale di 9,00 euro netti per ogni ora di lavoro. Ogni prestazione deve durare almeno 4 ore al giorno (ovvero 36 euro netti). Il datore di lavoro è tenuto però a pagare anche i contributi sulle ore lavorate, e per ogni ora il costo da sostenere è di 12,41€. In tale costo sono compresi:

  • 9,00 euro (compenso minimo);
  • 2,97 euro di contributi Gestione separata INPS;
  • 0,33 euro di contributi Inail;
  • 0,12 euro di oneri gestionali.

Come si attiva il contratto di prestazione occasionale?

Che sia il cittadino, l’azienda o il Consulente del Lavoro ad attivare la prestazione, la procedura prevede:

la registrazione, sul sito INPS, dei dati anagrafici del datore di lavoro (utilizzatore), del lavoratore (prestatore) e della prestazione. È necessario inoltre indicare l’IBAN al quale il lavoratore riceverà il pagamento della prestazione.

La definizione delle ore e delle giornate di lavoro, e il versamento anticipato del compenso tramite pagoPa

Una volta eseguita la prestazione, entro 15 giorni sarà direttamente l’INPS a versare, sul conto corrente indicato in anagrafica, l’importo previsto al netto dei contributi versati dal datore di lavoro.

AUTORE:
Autore AteneoWeb: Dott. Francesco Confalonieri

Dott. Francesco Confalonieri

Consulente del Lavoro

Francesco Confalonieri titolare dello Studio Confalonieri di Piacenza, specializzato nella gestione di tutti gli aspetti legati all'instaurazione, trasformazione e cessazione del rapporto di lavoro...

. Collabora con i curatori in tutti gli adempimenti relativi ai rapporti di lavoro nell’ambito delle procedure concorsuali e supporta decine di aziende nella gestione del personale dipendente.

DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Costituzione fondo patrimoniale da parte dei coniugi

    Il fondo patrimoniale è disciplinato dagli artt. 167-171 del codice civile, che lo definisce come un complesso di beni determinati che realizzano un patrimonio di destinazione.

    Questo istituto è stato introdotto nell’ordinamento nazionale con la riforma del diritto di famiglia del 1975, L. 151, andando a sostituire il “patrimonio familiare”, che era disciplinato dall’art. 177 del codice civile.
    Esso può essere costituito da uno o da entrambe i coniugi, o da un terzo ed è destinato dal titolare a garantire e soddisfare i bisogni della famiglia.
    La soddisfazione di tali bisogni avviene attraverso i frutti, che derivano dall’impiego dei beni costituiti in fondo patrimoniale.
    Attraverso questo strumento giuridico i coniugi, quindi, danno vita ad un patrimonio autonomo e separato, costituito per garantire la stabilità economica della famiglia.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Atto dichiarativo di impresa familiare

    L'art. 230 bis del codice civile costituisce una norma di chiusura in quanto regola i rapporti che si vengono ad instaurare tra titolare dell'impresa e suoi collaboratori - parenti e affini - quando tra questi non sia stato configurato un diverso rapporto [quale prestazione di lavoro subordinato (art. 2094 del codice civile), società (art. 2251 del codice civile), associazione in partecipazione (art. 2549 del codice civile), o comunione di azienda (art. 177 del codice civile)].
     Ad ogni modo, quando il rapporto tra familiari risulta inquadrabile nell'ambito dell'impresa familiare, la norma prevede che qualora i collaboratori prestino la loro attività di lavoro in modo continuativo nella famiglia o nell'impresa familiare, gli stessi hanno diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e, in proporzione alla quantità e qualità del lavoro prestato, a partecipare:

    • agli utili dell'impresa familiare;
    • ai beni acquistati con essa e agli incrementi dell'azienda, anche in ordine all'avviamento.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Concordato preventivo biennale persone fisiche 2025-2026: versione Cloud

    Concordato preventivo biennale persone fisiche 2025-2026: versione Cloud

    Il DM MEF del 28 aprile 2025 ha definito la metodologia in base alla quale l’Agenzia Entrate formulerà ai contribuenti potenzialmente interessati la proposta di concordato preventivo per il biennio 2025/2026 e che non hanno quindi già un’adesione in corso per il biennio 2024/2025.

    E’ già disponibile anche il software “Il tuo ISA 2025 CPB”, che consente di effettuare i calcoli e di trasmettere sia i modelli relativi agli indici sintetici di affidabilità fiscale sia l’eventuale adesione della proposta di concordato preventivo biennale.

    Abbiamo quindi pubblicato la nuova applicazione cloud per valutare la convenienza a aderire al concordato preventivo biennale 2025-2026 da parte delle Persone Fisiche titolari di partita IVA individuale.

    L'applicazione consente di simulare, una volta ricevuta la proposta dall’Agenzia Entrate, la convenienza di adesione, in termini di risparmio di imposte e di contributi previdenziali, in ragione delle previsioni di reddito per il prossimo biennio (2025 e 2026), anche in base a diversi scenari, per i seguenti casi:

    • Ditta individuale
    • Lavoratore autonomo

    Prova la versione DEMO!

    a cura di: AteneoWeb Cloud 3
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